La classe di merito è un parametro fondamentale per stabilire l’ammontare di una polizza RC auto. Vediamo insieme cos’è e come funziona
La classe di merito, quando si parla di RC auto, è uno dei parametri più temuti dagli automobilisti. Questo perché dalla sua attribuzione dipende l’ammontare del premio assicurativo che il contraente è tenuto a versare annualmente per la polizza della sua vettura.
Cos’è la classe di merito?
Introdotta nel 2005 dall’ISVAP per scongiurare la concorrenza nel mercato assicurativo e garantire la trasparenza per il consumatore finale, la classe di merito universale non è altro che un sistema di misura, univoco per tutte l e compagnie assicurative, del livello di sinistrosità del guidatore: in base al numero di incidenti in cui ci si è trovati coinvolti e alla condotta su strada, il contraente rientrerà in una specifica classe di merito a cui corrisponde un certo livello contributivo, quindi un certo importo per il suo premio assicurativo.
Come funziona la classe di merito?
Le classi di merito funzionano in base ad un punteggio numerico secondo il meccanismo del bonus/malus. I punteggi vanno da 1 a 18, e ad essere favorito è chi ha il punteggio più basso. Il bonus malus funziona in questo modo: per ogni anno che passa senza incidenti si avanza di una classe (bonus), mentre ogni sinistro fa retrocedere di una classe (malus). All’avanzamento corrisponde una riduzione del premio da pagare, mentre alla retrocessione un suo aumento.
È importante sottolineare che la classe di merito non si riferisce al contraente della polizza ma al proprietario del veicolo. È possibile infatti che a contrarre la polizza RC auto sia una persona diversa dal proprietario dell’auto, ad esempio uno dei due coniugi per l’altro, un genitore per un figlio e così via. La classe di merito viene mantenuta anche in caso di cambio di compagnia assicurativa e di vettura, così come di furto, purché la nuova polizza venga stipulata entro 1 anno dalla denuncia, di demolizione e di esportazione all’estero.
Classe di merito familiare e per i neopatentati
I neopatentati, cioè coloro che hanno la patente da meno di 3 anni e che stipulano una polizza RC auto per la prima volta, partono generalmente dalla classe di merito 14, quindi pagano un premio relativamente alto rispetto agli altri assicurati, questo perché si presume che non essendo guidatori esperti il rischio di sinistro sia più elevato.
Tuttavia, a partire dal 2020 grazie al Decreto Fiscale per i neopatentati che abbiano già un guidatore in famiglia è possibile usufruire della nuova RC Familiare, un ampliamento del decreto Bersani che già in precedenza consentiva di “ereditare” la classe di merito dei genitori.
Con il nuovo Decreto Fiscale questa possibilità si estende:
- a tutti i componenti del nucleo familiare, i quali possono acquisire la classe di merito più vantaggiosa di un membro della famiglia, purché risultino conviventi
- a tutte le tipologie di veicoli, quindi non solo automobili ma anche moto e furgoni, con la possibilità di passare dall’uno all’altro
- a chi ha già una polizza e deve rinnovarla, a condizione però che negli ultimi 5 anni non sia stato registrato nessun sinistro con colpa nell’attestato di rischio
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